15 FEBBRAIO SCIOPERO NAZIONALE ATA EX-LSU. tutti gli appuntamenti dei PRESIDI NELLE PRINCIPALI CITTÀ DEL CENTRO SUD

Nazionale -

La giornata di sciopero indetta da usb degli ex-lsu ata verrà sostenuta con mobilitazioni nelle principali città del centro-sud che partiranno dalle ore 10.00:

  •  a Rieti - in piazza V. Emanuele, sotto le sedi di Prefettura e Provincia;
  • a Latina - davanti alla Prefettura in piazza della Libertà;
  • a Frosinone - davanti alla Provincia in piazza Gramsci;
  • a Napoli - in Piazza Municipio 
  • a Benevento - in piazza Prefettura;
  • a Bari - davanti alla Provincia, in lungomare Nazario Sauro,
  • a Palermo - in Piazza Indipendenza davanti alla Regione Sicilia
  • a Cosenza - in Piazza XV Marzo, ore 10, davanti alla Provincia
  • Sono inoltre previste iniziative a Potenza e Cagliari.

Martedì 15 febbraio sarà sciopero nazionale, da inizio a fine turno di ciascun turno, degli oltre 13.000 ATA ex-Lsu impegnati come pulitori in oltre 4.000 scuole d’Italia. Lo sciopero è indetto dall’Unione Sindacale di Base contro i tagli di risorse, personale e salario che il Ministero della Pubblica Istruzione ha previsto a partire da quest’anno, tagli che determineranno un duro colpo ai lavoratori ex-Lsu, da anni sfruttati e precarizzati, nonché ai servizi nelle scuole già pesantemente ridotti dalle politiche dei Ministri Tremonti e Gelmini.

I lavoratori contestano inoltre la scelta del MIUR di mantenere comunque in piedi il sistema degli appalti, che rappresenta uno spreco ingiustificato pagato da lavoratori e utenti, a difesa dei soli interessi privatistici delle aziende del settore.

 

Dichiara Carmela Bonvino, dell’Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato: “Il progetto del MIUR di rinnovare le gare in scadenza con il cottimo fiduciario, a licitazione privata scuola per scuola, e con contratti consip, che prevedono massimo ribasso e subappalti, comporterà un netto peggioramento del servizio e difficoltà enormi di gestione. Ma soprattutto – sottolinea la dirigente USB – aggraverà le condizioni di lavoro degli ex-Lsu, già penalizzati da una falsa stabilizzazione nel sistema degli appalti, concertata nel 2001 da Cgil Cisl Uil, che oggi si rivela come una definitiva precarizzazione, con una concreta prospettiva di tagli a orari e salari, con la sospensione estiva delle attività senza alcuna garanzia di reddito e nessuna certezza di mantenimento del posto di lavoro con l’avvio di nuove gare”.

 

Aggiunge Bonvino: “Se il MIUR e questo Governo continueranno sulla strada del taglio dei finanziamenti e del mantenimento del regime di appalto, ascoltando la sola voce delle lobbies dei sindacati concertativi e delle aziende appaltatrici, si andrà dritti spediti verso una inutile macelleria sociale. Invece la nostra proposta di assunzione diretta, accompagnata dai prepensionamenti per coloro a cui mancano pochi anni alla pensione, consentirebbe di conciliare le esigenze di risparmio con il pieno mantenimento dei livelli occupazionali e salariali, in condizione di vera e definitiva stabilizzazione per gli ex-Lsu e con un miglioramento dei servizi”, conclude la dirigente sindacale.

 

 

Roma, 10 febbraio 2011