Busto (VA). Bocciata l'arroganza antidemocratica di CGIL CISL UIL

Da rifare le elezioni RSU in Agesp SpA settore Igiene Ambientale di Busto Arsizio

Busto Arsizio -

Accolto il ricorso contro l’esclusione dal voto presentato da USB e Al Cobas che si erano viste rifiutare le proprie liste dalla commissione elettorale interna all’azienda che pretendeva che i sindacati non firmatari il CCNL per poter partecipare alle elezioni delle RSU raccogliessero il 20% delle firme dei lavoratori invece del 5% previste dall’accordo istitutivo delle RSU.



Un punto a favore dell'Unione Sindacale di Base (USB) e di Al-Cobas nella battaglia per la democrazie e la partecipazione dei lavoratori: le elezioni sindacali in Agesp andranno rifatte con la loro partecipazione.


Sono stati infatti accolti i ricorsi delle due associazioni sindacali escluse, tra le proteste, dalla recente (24 febbraio) elezione dei rappresentanti aziendali dei lavoratori.


"Il comitato dei garanti per le elezioni delle RSU, composto da un rappresentante di ogni lista, da un rappresentante della controparte e da un dirigente dell’ufficio provinciale del lavoro" comunicano oggi USB e Al Cobas, "nella seduta conclusiva del 14 marzo si è espresso accogliendo il ricorso presentato dai due sindacati di base contro la loro esclusione (...)".



Il ricorso, prosegue USB, si fondava sul fatto che "per le elezioni della RSU ci si deve basare sull’accordo interconfederale sulle RSU del '93 e sul contratto collettivo nazionale di lavoro e non sul patto sottoscritto nel marzo del 2010 tra CGIL-CISL-UIL FAIDEL, perché non essendo un accordo sottoscritto anche dalla controparte non poteva avere efficacia giuridica".


Ergo, "le firme da raccogliere sono il 5% della forza lavoro come prevede l’accordo sulle RSU del 93 e non il 20% come era proposto dal patto del 2010 tra CGIL-CISL-UIL-FAIDEL".


Astenuti i rappresentanti di questi ultimi sindacati ("con l’ astensione prendono quindi atto che le ragioni dei sindacati di base erano fondate"), favorevoli USB, Al Cobas e Cub: il comitato dei garanti ha accolto il ricorso e di conseguenza le elezioni per la rappresentanza sindacale unitaria, già tenute nonostante il tentato boicottaggio degli esclusi, andranno effettuate nuovamente.


Ancora una volta i lavoratori hanno dovuto fare i conti con la concezione autoritaria ed antidemocratica dei "sindacati complici" e della stessa Cgil che quando viene sbattuta fuori dalle contrattazioni invoca la necessità di relazioni sindacali ed industriali fondate sulla democrazia, ma poi non esita a comportarsi alla stessa stregua di Cisl e Uil.

 

La ripetizione di atteggiamenti antidemocratici da parte di questi sindacati conferma ancora di più la necessità di avere una vera e nuova legge sulla rappresentanza sindacale che nessuno possa usare a seconda della convenienza del momento.