Le Madri nella Crisi lanciano un appello dal tetto occupato del Policlinico di Milano

“OTTAVO GIORNO DI OCCUPAZIONE: SIAMO FORTI E RESISTEREMO! E TUTTA QUESTA SOLIDARIETÀ CI DA’ CORAGGIO E DETERMINAZIONE”

Milano -

 

“Non siamo stanche…anzi, tutt’altro: ci stiamo organizzando sempre meglio, per resistere tutto il tempo che sarà necessario!” a parlare è Rosanna, portavoce delle Madri nella Crisi, il gruppo di donne, lavoratrici precarie del Policlinico che, dopo aver perso il posto, sta occupando il tetto del padiglione Alfieri. “La nostra lotta andrà avanti e ci stiamo attrezzando per l’ipotesi che sia lunga e dura. Abbiamo rinforzato la parte logistica e migliorato l’organizzazione, pianificando anche turni di presenza al presidio. Combatteremo fino in fondo questa battaglia sacrosanta contro la precarietà!
Le istituzioni ci diano retta o non dormiranno sonni tranquilli. Se non arriveranno risposte al nostro dramma, trasformeremo la nostra paura in rabbia e la rabbia in azioni forti. Nella nostra situazione, nulla ci fa più paura, nemmeno lo scontro. La legittima difesa –perché di questo si tratta – è doverosa!”.

Intanto, la settimana si presenta carica di impegni sul piano politico “domani parteciperemo in massa all’Assemblea dei lavoratori del Policlinico, indetta dalla delegata RSU-USB Rita Boccola, organizzata per le ore quattordici, presso l’aula Magna. Per giovedì pomeriggio alle ore quindici è invece convocato l’incontro con gli Assessori Comunali Majorino e Tajani al quale parteciperemo con la medesima delegazione che giovedì ha incontrato Fulvio Matone, Direttore Generale dell’ARIFL. Dal Dirigente dell’Agenzia Regionale, attendiamo una seconda convocazione che dovrebbe avvenire, come promesso, entro il prossimo giovedì per avere una prima valutazione istituzionale delle proposte di soluzione che abbiamo presentato nel corso dell’incontro di giovedì scorso.”

In questa settimana non sono mancate notizie positive sul piano della solidarietà: “In tanti sono venuti a trovarci su questo tetto: politici, amministratori pubblici, medici del Policlinico e tanti colleghi. Inoltre, in pochi giorni abbiamo già raccolto più di millecinquecento firme per la petizione per chiedere alle istituzioni di trovare soluzioni utili al superamento del nostro problema. Moltissime di queste firme sono arrivati dai lavoratori del Policlinico e questo ci fa molto piacere. Insomma, in questa lotta non ci sentiamo mai sole. Il nostro tetto pullula di vita, vibra di passione, è gonfio di solidarietà e vicinanza. Non siamo sole e lotteremo!”