Milano, USB e Madri nella Crisi: Dagli incontri con le istituzioni disponibilità ma non soluzioni. Siamo da 13 giorni sul tetto

Milano -

"Ci apprestiamo a passare la tredicesima notte sul tetto del Padiglione Alfieri del Policlinico e al momento non è stata individuata alcuna soluzione per noi e per il nostro dramma. Quindi teniamo duro e resistiamo" Sono le parole di Rosanna, portavoce delle Madri nella Crisi alla fine dei due incontri con gli Assessori Comunali Majorino e Tajani giovedi 10 luglio e con il Direttore Generale dell'ARIFL Matone, in data di ieri.

 

"Dagli Assessori Comunali abbiamo ottenuto solidarietà e l'impegno a sollecitare quello Regionale alla Sanità affinchè vengano trovate le soluzioni più adeguate a preservare il nostro posto di lavoro. Il confronto con il Comune rimane aperto.
Siamo invece un po delusi dall'incontro interlocutorio con Matone, in quanto emerge chiaramente che l'oggettività delle questioni tecniche prevalga ancora sulla volontà politica di reale superamento del nostro problema. Abbiamo articolato ulteriormente la nostra proposta in merito al riconoscimento nell'ambito delle selezioni pubbliche della professionalità acquisita dai lavoratori precari all'interno della sanità pubblica. In sanità -abbiamo rimarcato- la professionalità e l'esperienza sono un effettivo valore aggiunto che va a tutto vantaggio dei pazienti! Non si può non tenerne conto, perchè da ciò deriva un peggioramento della qualità dell'assistenza sanitaria che ha una pesante ricaduta  sulla salute dei  cittadini. Proprio per questi motivi, i lavoratori precari che hanno partecipato al concorso non avrebbero dovuto essere sottoposti alla preselezione (tra l'altro basata su una prova di cultura generale!), perchè la scelta di averli mantenuti dentro la sanità pubblica per tanti anni rappresenta già una forma di selezione: se non avessero avuto la professionalità e la perizia richieste, sarebbero già stati mandati a casa! C'è poi anche un danno economico per il Policlinico che ha dovuto formare ulteriormente queste operatrici in questi anni e che adesso, avendole lasciate fuori, deve formare di nuovo tutti i vincitori di concorso. Per farlo -ecco l'assurdo- sta usando le stesse lavoratrici rimaste senza lavoro!".

Continua Rosanna "Abbiamo chiesto che i trentatrè posti rimasti nelle disponibilità della Tempor all'interno del Policlinico, vengano fruiti a rotazione da tutte le lavoratrici rimaste senza lavoro e non solo dagli operatori che li stanno attualmente occupando. Questo perchè non sono ancora chiari i criteri di selezione dal momento che dalle verifiche che abbiamo fatto non emergono criteri oggettivi. In molti ci hanno riferito che la lista dei 33 è stata predisposta da un dirigente sindacale e questo è inaccettabile e, se lo verificheremo, denunceremo la cosa pubblicamente".

Infine, si chiude con le iniziative previste "Lunedi pomeriggio, in via della Commenda abbiamo convocato l'Assemblea Cittadina dei Precari, in modo da dare maggiore risalto a tutte le situazione di precariato esistenti in città per far diventare una forza l'unione di tante debolezze. Noi prevediamo di indire lo stato di agitazione per costringere sia Tempor che il Policlinico a sedersi ad un tavolo con noi. Altre iniziative sulle quali manteniamo il riserbo sono allo studio".

Superate, nel frattempo le duemila firme a sostegno delle lavoratrici, raccolte tra cittadini e colleghi. Le firme saranno consegnate in settimana agli assessori Majorino e a Mantovani.