Solidarietà per Ilario, Valentino, Nunzio e Marco dal Coordinamento Nazionale USB

Nazionale -

Il Coordinamento Nazionale USB esprime pieno sostegno e solidarietà ai due delegati Usb del trasporto privato di Roma, che sono stati sospesi a tempo indeterminato dalla società “Trotta Bus Service” per aver preso parte alla trasmissione televisiva “Presa Diretta”.

I provvedimenti discriminatori e lesivi dei più elementari diritti della persona, come quello di parola, dimostrano qual è attualmente lo stato della democrazia sui posti di lavoro e segnalano cosa si celi dietro il nuovo attacco all’articolo 18 e allo Statuto dei lavoratori in generale.

Oltre alla possibilità di licenziare senza alcun tipo di motivazione, la cancellazione dello Statuto deve consentire lo smantellamento delle tutele anche per chi svolge attività sindacale, arrivando ad una condizione di completa arbitrarietà per i datori di lavoro.

Difendere il diritto di parola e di attività sindacale per Ilario e Valentino costituisce quindi un punto imprescindibile per tutta l’Usb, che continuerà la battaglia per il loro tempestivo reintegro con tutti gli strumenti a nostra disposizione.

Il Coordinamento nazionale fa inoltre appello al mondo della cultura e dello spettacolo, giustamente sollecitato anche da Riccardo Iacona che ringraziamo per il sostegno che sta dando a questa giusta causa, affinché partecipi alla denuncia della grave violazione dei diritti di cui sono vittime oggi gli autisti delle aziende private della Capitale.



Il Coordinamento nazionale USB esprime poi la propria solidarietà per Nunzio D’Erme e Marco Bucci, recentemente sottoposti a misure cautelari con accuse che segnalano una pesante torsione del sistema giudiziario e penale in senso repressivo verso i movimenti sociali.

Si stanno ormai moltiplicando i casi di limitazione della libertà verso militanti ed attivisti impegnati nella difesa dei settori più deboli della società, il che rappresenta un serio pericolo per la democrazia nel nostro paese. 

Tanto l’arresto degli attivisti quanto il licenziamento dei delegati sindacali sono parte di un disegno complessivo di forte limitazione delle libertà.