Primo Maggio a Roma. USB: completamente falsi i dati ufficiali sulla disoccupazione

Nell’area romana sono circa 411mila le persone in sofferenza lavorativa, pari al 18,9% della popolazione

Mentre fervono i preparativi sicuritari sul concertone di piazza San Giovanni, si celebra la festa del Primo Maggio raccontando agli italiani numeri completamente camuffati sul tasso reale di disoccupazione nel nostro paese e, di conseguenza, a Roma.

Come spiega bene l’ufficio statistico del Comune di Roma nel recente rapporto intitolato “Le tendenze del mercato del lavoro a Roma negli anni della crisi 2008/2014”,  mentre il tasso di disoccupazione ufficiale si attesta sul 11,3%, quello reale che  considera “anche coloro che cercano un’occupazione ma non attivamente e gli inattivi disponibili a lavorare, cioè gli scoraggiati convinti di non riuscire più a trovare un lavoro” raggiunge invece il 18,9%. A livello nazionale il tasso è invece del 22,8%.

Il tasso di mancata partecipazione al lavoro, secondo la definizione Eurostat, nell’area romana è quindi molto più alto di quello dichiarato ufficialmente e conta ben 411mila persone.

Perché l’ISTAT si rifiuti di calcolare i cosiddetti scoraggiati tra le persone in età da lavoro ma comunque inattive non è dato saperlo, mentre sappiamo invece sempre secondo il rapporto del Comune di Roma che la quota degli scoraggiati, cioè di quelle persone che hanno perso la speranza di trovare un’occupazione, è in sensibile aumento.  A Roma nel 2014 si è registrata una crescita di 58mila persone in questa condizione.

Questo spiega perché il recente rapporto «Quality of life in european cities 2015» della Commissione Europea, che valuta il grado di soddisfazione dei cittadini di 79 città d’Europa, riporti come per i cittadini romani la disoccupazione costituisca la sfida principale del futuro (il 45% degli intervistati l’ha indicata come la questione principale). Non spiega invece come il tema continui ad essere disertato dall’insieme dei candidati a sindaco della città.

Il 16 maggio alla sala della Protomoteca USB presenterà la propria proposta sulla città: al centro ci sarà proprio la questione del lavoro e del rilancio delle attività e dell’economia pubblica, senza le quali non è pensabile alcun futuro per Roma.