FEDERAZIONE SINDACALE MONDIALE: UN CONGRESSO ALL'ALTEZZA DELLE ATTESE

Dalla delegazione USB a Durban - Al secondo giorno di lavori del 17 Congresso della Federazione Sindacale Mondiale si delineano con precisione i caratteri del sindacato di classe del futuro. Lotta,  internazionalismo e unità escono dall'ambito dell'enunciazione formale per trasformarsi in scelta, progetto, impegno generale per i 1200 delegati di 111 paesi provenienti da tutti i continenti.
Diretta e dura l'analisi della crisi sistemica del capitale e la convinzione che sia ancora possibile cambiare il mondo. Nella patria di Mandela e di tanti altri militanti della lotta all'apartheid sentire il Presidente Jacob ZUMA citare Marx e la necessità di spezzare le catene come atto imprescindibile e inevitabile fa ancora effetto.
Non a caso nell'atrio del Centro Congressi c'è una ricca postazione del BDS Sudafricano a rappresentare una continuità di lotta mai come oggi necessaria e a difesa del popolo palestinese e non solo.
Un dibattito franco e senza fronzoli che analizza la nuova composizione di classe e la necessità della formazione dei giovani per costruire i nuovi gruppi dirigenti perché la FSM, mai tanto in salute come oggi, possa programmare il futuro. Non solo formazione sindacale ma anche politica e ideologica per sottrarsi alla violenza della propaganda ossessiva che il capitale mette in campo in ogni angolo del globo per convincere i popoli che al capitalismo non c'è alternativa. Gli interventi dei rappresentanti degli uffici regionali e delle Unioni Internazionali di categoria hanno rappresentato un quadro assolutamente in sintonia con le nostre analisi e i problemi che quotidianamente affrontiamo. Ovviamente con grande attenzione alle latitudini e alla graduazione di peso con cui si manifestano.
Oggi parteciperemo alla Commissione ristretta  per la definizione del Documento conclusivo del 17 congresso. Cercheremo di portare il contributo della nostra esperienza, maturata nella cittadella imperialista europea, e della nostra analisi. Con umiltà e coscienza dei nostri limiti ma anche con la determinazione che ci viene dalla convinzione di trovarci nel posto giusto.