I lavoratori meritano tutto questo?

Sono continuati in questi ultimi due mesi, dopo la pausa estiva, gli incontri tra la Fondazione e i vertici di Cgil Cisl e Uil di categoria.  
Come USB denunciammo nello scorso luglio, a ridosso del famigerato incontro avvenuto il 28 dello stesso mese, che ai Lavoratori  non era dato sapere ufficialmente NULLA!  
 
Quello che ancora appare essere una prassi ormai consolidata, cioè perpetuare quasi un omertoso silen-zio, viene confermato nel leggere un comunicato a firma dei tre segretari nazionali indirizzati ai loro omo-loghi regionali e territoriali. A conclusione di esso, addirittura si esplicita (ma ciò non ci sorprende!!!) la ri-chiesta a non diffondere alcuna informazione al personale perché, come è risaputo, NON SI DISTURBA MAI IL MANOVRATORE! 
E INDUSTURBATI continuano, con un protocollo aziendale che dovrebbe assuefare i lavoratori al nuovo contratto a perdere, con  i loro propositi, sempre più consolidati, di svendita dei diritti, sempre più retag-gio del passato, dei Lavoratori della Fondazione Don Gnocchi. 
 
Siamo agli atti finali di una pratica che, sia Fondazione Don Gnocchi che Cgil ,Cisl e Uil considerano in via di archiviazione. Bisogna solo che giunga ad abitudine diffusa il pensare che la soluzione contrattuale sia, in conclusione, il cosiddetto “meno peggio”, e che i Lavoratori, in qualche modo, se ne convincano !!! 
 
Ecco, a conferma, quali sono le certezze su cui verterà IL LORO CONTRATTO: 
1. L’innalzamento dell’orario di lavoro da 36 a 38 ore. 
2. La separazione di due comparti, quello assistenziale e quello socio sanitario, con 
conseguente divisione dei lavoratori. 
3. La divisione, anche economica, con i lavoratori assunti dal 6 dicembre 2015,  giusto
per alimentare il conflitto generazionale, con superminimi non assorbibili.  
 
Il prossimo incontro avrà il solo scopo di definire tempi e consistenza dell’elemosina d’accompagnamento, ovvero la cosiddetta UNA-TANTUM e contenere le modalità applicative sui tempi di vestizione; il rimanente rientra nei soliti aspetti caratterizzanti un’ accordo contrattuale che tecnicismi a parte (protocollo –ponte) fa si che il futuro sia già presente.  
 
COME RESPINGERE QUESTA VERGOGNA ? 
Organizzando il rifiuto in tutti i modi:
* Pretendiamo Assemblee generali in tutte le strutture della F.d.G.
* Pretendiamo un Referendum con garanzie autenticamente democratiche, che dia parola a tutti i 3600 dipendenti.
* Sommergiamo con un NO la loro intesa.
* Invitiamo i nostri colleghi a restituire le tessere a Cgil,Cisl e Uil, per dimostrare in modo con-creto che non viene più riconosciuta loro alcuna rappresentanza. 
 
DIMOSTRIAMOGLI CHE FANNO BENE A TEMERE LE REAZIONI DEI LAVORATORI!
 
  
                                                       USB Fondazione Don Gnocchi