"BASTA MORIRE DI DISASTRI AMBIENTALI" CONCLUSIONI DELL'ASSEMBLEA DI TERAMO DEL 18 FEBBRAIO 2017

Teramo -

“BASTA MORIRE DI DISASTRI AMBIENTALI”
CONCLUSIONI DELL'ASSEMBLEA DI TERAMO DI SABATO 18 FEBBRAIO 2017

L’Assemblea riunitasi a Teramo, oggi 18 Febbraio 2017, ha discusso dei disastri ambientali che periodicamente investono l’Abruzzo e tutto il paese nella sistematica assenza di una politica incentrata sulla prevenzione e la tutela del territorio in cui si vive, si cresce e si lavora:
DI FRONTE all’abbandono nel quale sono state lasciate intere zone a forte rischio sismico, neve, frane e alluvioni dove il sistema di approvvigionamento elettrico, acqua e comunicazioni è venuto meno anche a causa della gestione dei già esigui fondi per la ricostruzione erosi da ripetuti episodi di corruzione;
DI FRONTE all’indifferenza della politica nei confronti della tutela ambientale, del suolo e alla salvaguardia dell’assetto idrogeologico;
DI FRONTE all’assenza di una programmazione politica di sviluppo organico del territorio e al conseguente spopolamento delle zone interne, al deperimento delle infrastrutture, all’abbandono dei terreni agricoli e alla scarsità dei servizi essenziali (scuole, sanità, ecc);
DI FRONTE all’allontanamento della politica rispetto alla crisi delle attività produttive dell’entroterra abruzzese stiamo assistendo al tracollo delle stesse e all’incremento di insostenibili percentuali legate alla disoccupazione strutturale con particolare tragicità rispetto a quelle giovanili;
DI FRONTE alla precarizzazione del corpo dei Vigili del Fuoco, alla marginalizzazione della loro funzione nel contesto della protezione civile e della mancata programmazione di una puntuale politica sulla prevenzione pubblica …
L’ASSEMBLEA CONVOCA UNA RIUNIONE A L’AQUILA ENTRO I PROSSIMI 10 GIORNI CON IL SEGUENTE O.D.G. :
- Costruzione di una piattaforma di lotta con al centro i temi dell’agricoltura, della salute, della scuola e della viabilità e contro i megaprogetti (Terna/Snam/Bussi, ecc) che non producono “sviluppo” ma accrescono i rischi rendendo ulteriormente insicuro un territorio già disastrato. L’obiettivo è quello di realizzare un grande piano del lavoro per la tutela e il risanamento del territorio e delle sue infrastrutture;
- strutturazione di una rete regionale e interregionale nella quale possano organizzarsi comitati, associazioni, sindacati e realtà popolari conflittuali che operano in zone a rischio di disastro ambientale o che ne siano già state vittime;
- programmazione di iniziative e mobilitazioni che rimettano al centro dell’agenda REGIONALE e NAZIONALE le rivendicazioni dei cittadini colpiti da eventi meteorologici e sismici avversi con la prioritaria richiesta di interventi strutturali risolutivi!

SONO INTERVENUTI: Ing. G. Miconi VVFF Abruzzo; Ing. Giambuzzi Nuovo Senso Civico Lanciano; A. Bonanni 3.32 Aq; Prof. Farabollini Geologo Univ. Camerino; G. Lutrario USB Rm; R. Di Nicola Forum Acqua PE; T. Andrisano Parco della Majella Sulmona Aq; P. Cardelli Consigliere Comune di Teramo; V. Di Girolamo Centro Politico Santacroce TE; G. Cremaschi Eurostop; L. Iasci Zona22 Lanciano; N. Commentucci Operatrice Agriturismi Aq; I. Castelnuovo Banca Etica; F. Valente Agricoltore Tagliacozzo Aq; G. Marcadonna Comitato Cittadini per l'Ambiente Sulmona Aq; A. Nevoso Asia Abruzzo; S. Zampardi Ass. Via del Sale Onlus; M. Fars Brigate di Solidarietà Attiva; D. Cacchioni Altrementi Valle Peligna.