Sabato 27 maggio "Giù le mani da Alitalia, Giù le mani dall'Italia"

Nazionale -

Il prossimo 27 maggio a Roma alle 16 dal Colosseo prenderà il via una manifestazione che da Alitalia affronterà il tema della de industrializzazione che sta impoverendo i lavoratori e nel complesso il nostro paese.


Siamo alla terza crisi Alitalia in meno di dieci anni, come per le due precedenti del 2008 e 2014, le scelte sono forti tagli del personale e riduzione dei salari per offrire, a prezzi stracciati, la compagnia ad investitori privati.


La presunta ricetta per salvare Alitalia è simile a quella di tante altre aziende, fare cassa con i licenziamenti e con le riduzioni dei salari, senza per di più un reale piano di sviluppo dell’azienda.


L’USB sarà in piazza insieme agli altri sindacati di Base come CUB e Cobas, saranno presenti delegazioni di lavoratori dell'ILVA, di FCA, della Piaggio, di Almaviva, di Telecom, di Sky, di Aci-informatica, e diverse altre vertenze presenti sul territorio romano e nazionale. Vogliamo che insieme ai lavoratori Alitalia ci siano le rappresentanze dei lavoratori dell’industria, del settore informatico, delle TLC, dei Call Center, delle ditte di appalto, della grande distribuzione, dove le aziende stanno operando pesanti ristrutturazioni con il bene placito di CGIL, CISL,UIL e del Governo.


Nel corso di 9 anni i pesanti licenziamenti hanno dimezzato i dipendenti di Alitalia, oggi il tentativo di liquidazione industriale mette a repentaglio oltre a questi, altri 30.000 dipendenti dell’indotto. Denunciamo come la crisi economica sia utilizzata per impoverire ulteriormente il tessuto industriale del centro sud a vantaggio della delocalizzazione internazionale, ma anche dei poli industriali e finanziari del nord del paese, attualizzando la mai risolta questione meridionale.


Chiediamo che lo Stato, come prevede la Costituzione, intervenga nella crisi delle aziende, sostenendo i lavoratori, e realizzando dei rigorosi piani di rilancio che preservino il patrimonio industriale e di conoscenza.  Non chiediamo di regalare miliardi di euro agli speculatori e agli avventurieri, ma investimenti pubblici per ridare al nostro paese una compagnia di bandiera forte, un’industria metallurgica, chimica e tecnologica. Poli industriali e produttivi che sono stati annientati e svenduti dalle privatizzazioni che hanno messo in ginocchio l’intero sistema economico e produttivo.


C’è forza in una fabbrica, c’è forza nel sindacato, c’è forza nell’unità, recita: There is  Power in a Union; una storica canzone del movimento dei lavoratori Statunitense. Oggi per noi dell’USB, queste parole hanno ancora più senso di fronte all’arroganza degli imprenditori e alla pusillanimità di questa classe politica.


Alzare la testa si può e si deve


Invitiamo le RSU, i lavoratori, iscritti e simpatizzanti a partecipare numerosi


La manifestazione partirà dalle ore 16.00 con raduno al Colosseo lato Arco di Costantino per finirsi a Piazza Ss. Apostoli.

USB Lavoro Privato