Lotte e diritti, ha preso il via da Bologna la campagna USB contro la repressione delle libertà sindacali e sociali

Bologna -

Il convegno “Lotte e diritti, conflitti sociali come reati nell’epoca della Legge Salvini”, ha aperto venerdì pomeriggio a Bologna la campagna che l’Unione Sindacale di Base lancia contro la repressione dei diritti costituzionali in Italia, segnatamente contro i provvedimenti del ministro dell’Interno che mirano ad annullare le libertà sindacali e sociali.

Avvocati, giuristi, sindacalisti, attivisti politici e sociali hanno preso la parola in una sala affollatissima per denunciare l’apparato repressivo in via di costruzione nel nostro Paese a forza di provvedimenti legislativi e atti amministrativi. Tutti a senso unico: azzerare gli spazi di agibilità politica e sindacale per chi non ha paura di praticare la via conflittuale nella lotta per difendere i propri diritti.

La discussione e il confronto sono andati avanti a lungo nonostante le pretestuose e provocatorie incursioni, fin sulle soglie della sala che ospitava il convegno, degli agenti di polizia inviati con l’evidente intento di intimorire.

Presenti, oltre all’Unione Sindacale di Base, il Forum Diritti Lavoro, Eurostop, Noi restiamo, Potere al Popolo, Rete dei Comunisti. Folta la rappresentanza dei facchini GLS in lotta per il posto di lavoro.

La campagna di USB prende le mosse dall’appello (in allegato) che è possibile sottoscrivere via email all’indirizzo stoprepressione@usb.it e si svilupperà in una serie di appuntamenti attraverso l’Italia, in via di calendarizzazione.

 

Unione Sindacale di Base